sabato, agosto 26, 2006
Letto su Focus
(come già detto, in questo blog non c'è alcuna relazione tra fotograto/i e testo scritto al di sotto del ritratto fotografico) Il seguente articolo è riportato su "Focus D&R" n. 8 - Mondadori - Agosto 2006.
Con la collaborazione di Roberta Rossi, psicoterapeuta e sessuologa, Istituto di sessuologia clinica, Roma.
A dirlo per primo fu il padre della psicoanalisi Sigmund Freud (1856-1939): la base della sessualità umana è bisex. A parziale conferma di ciò, la biologia ci dice che è soltanto dalla quinta settimana della gestazione che nell'embrione si verifica la differenziazione sessuale, con la comparsa del cromosoma maschile Y. E successivamente, anche se in proporzioni diverse, in entrambi i sessi sono presenti ormoni maschili (testosteroni) e femminili (estrogeni). La bisessualità, anche da un punto di vista biologico, sarebbe quindi latente in ognuno di noi. Diventa una scelta di vita reale quando è supportata da fattori soggettivi: educazione, amicizie, famiglia sono le cause che contribuiscono a fare in modo che un individuo si senta "bidirezionato".
Terza via. Ma la bisessualità non è un paravento di una non riconosciuta omosessualità. È una terza via dell'amore e del sesso. E può verificarsi in una fase particolare della vita in cui si desidera provare qualcosa di più forte e trasgressivo. Tutti dunque in teoria avremmo questa tendenza, sono poi le circostanze soggettive che permettono di metterla in pratica o meno.
Etichette: ritratto
Rimettere in discussione la propria sessualità non è uno scherzo. Già uno passa gli anni miglior della propria adolescenza a decidere da che parte stare; a capire come funziona con le ragazze o i ragazzi, che mi sembra sembra uno sforzo disumano mettersi li a provarci con qualcuno dello stesso sesso.
Basta pensare alle implicazioni che comporta tale decisione:
- crisi dei propri valori
- crisi familiari
- crisi retroattive(allora non ho mai amato veramente maria o giovanna o chicchessia)
- crisi all'interno delle cerchie amicali
- difficoltà decisionali (in discoteca: approccio con la cubista o con il buttafuori)
Insomma prima di fare certi passi Io ci penserei bene, le conseguenze potrebbero essere:
- perdita di tempo
- gran mal di testa
La società, oggi, non perdona certe perdite di tempo. Il mondo gira a velocità esasperate. E'indispensabile sapere ciò che si vuole, se lo si vuole ottenere in questa vita.
Ciao belli
BY Vincent Vrech
Sono d'accordo con Vincent Vrech..."E'indispensabile sapere ciò che si vuole, se lo si vuole ottenere in questa vita"...ho appena visto che il bando per un master gratuito al quale valutavo di parteciapre è scaduto...
Bellissima frase, anc'io sono daccordo con voi due.
Anzi, dirò di più:
Capiamo una persona quando siamo passati noi stessi attraverso le stesse esperienze: ogni processo di comprensione una specie di riconoscimento. Quindi io non giudico chi fa scelte differenti dalla mia: mi faccio delle mie opinioni e valutazioni, certo, ma tendo a rispettare l'alterità.
...e poi la fotografo.
DaN
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